Anche Wind & Wuthering si muove su questa falsariga, ma con un recupero “sinfonico” più netto rispetto all’album precedente (One for the Vine, Eleventh Earl of Mar, Unquiet Slumbers for the Sleepers.../...In That Quiet Earth), senza indugiare in affreschi prog di qualità (All in a Mouse's Night e Wot Gorilla?) o in soft song di levigato nitore (Blood on the Rooftops, Afterglow, Your Own Special Way). Prossimo appuntamento, And then there were three e Duke. In edicola e online (se vi siete persi qualche arretrato).
giovedì 17 novembre 2011
GENESIS - The Ultimate Collection - A Trick of the Tail + Wind & Wuthering
Senza Gabriel, certo. Molti fan hanno addirittura smesso di ascoltarli. Un altro mondo, soprattutto, vocale. Collins non ha la fantasmagoria teatrale di Gabriel ma, in quanto a voce, non è affatto male, ha comunque un tratto personale. Si può ripartire. Così Trick of the Tail regala episodi di altissimo livello circoscrivibili nei fuochi d’artificio poliritmici di Dance on a Volcano, di Robbery, Assault and Battery e di Los Endos, quanto alle melodie, non sfugge la cura impiegata per le ballate Entangled, Mad Man Moon e Ripples, nonché nella propensione alle atmosfere più liriche di Squonk o nello “staccato style” di A Trick of the Tail.
Nessun commento:
Posta un commento