Quanti amici
"progressivi" che, ancora oggi, faticano – non tanto a
capire, quanto – ad accettare le continue piroette di Peter
Gabriel. Alcuni di loro, addirittura, non gli perdonano ancora la
dipartita dai Genesis, figuriamoci le metamorfosi (coerenti) da Peter
Gabriel a So. Nel 2000 il nostro continua – comunque –
a stupire i guardoni ascoltanti del panorama pop (e non solo) con un
lavoro dai tratti emblematici. Sì, "emblematici" perché
l' occasionale colonna sonora Ovo – incidental
music per l'omonimo spettacolo al Millenium Dome di Londra - è
emblema di un continuo cambiamento che ripercorre pezzi di storia
musicale personale e collettiva. Gabriel, disco dopo disco, aggiunge
sempre qualcosa al proprio dettato espressivo. Anche qui – che lo
vogliamo o no – Peter Gabriel resta sempre il cantante dei Genesis
che ha osato con So e Up e continua ad osare.
Una storia – semplice ed
affascinante: 3 generazioni nel tempo, quasi ad esemplificare le 3
assi portanti della trazione temporale (passato, presente e futuro).
Il plot si snoda attraverso una preziosa e pregiata galleria che va
al di là dei generi, pur ripercorrendoli. Non è una contraddizione,
semmai una sintesi apprezzabile nell'interezza strutturale
dell'album. Come tanti punti di vista che – una volta rimesso il CD
nella custodia – continuano a dialogare tra di loro nella nostra
memoria acustica.
Passioni etniche mai sopite (le australocromie cangianti di The
Man Who Loved the Earth / The Hand That Sold Shadows, i rutilanti
tamburi lontani di Revenge, le contaminazioni elettroniche di
White Ashes), atmosfere di soffuse espansioni
sintetiche a la Eno (Low Light, The Nest That Sailed
the Sky), gusto per la melodia (The Time of the Turning con
Richie Havens, la bellissima Father, Son... la Here
comes the flood del nuovo millennio, il pop raffinato della
conclusiva Make Tomorrow), addirittura fraseggi rap (The
Story of Ovo) e approcci dub (Tower That Ate People). Opera – diremmo senza esitazione –
completa con alcuni vertici:
l'eccitante The Weavers Reel, ambiguamente mossa tra
suggestive rifrazioni timbriche di un'orchestra giannizzera e un
andamento ritmico da giga celtica; la ballad Downside-Up,
nobilitata dalle variazioni dei colori vocali di Elizabeth Fraser e
Paul Buchanan (che si alternano a Gabriel).
Al di là di qualsiasi pregiudizio, qui
c'è costruzione e fascino, cuore e tecnologia, genialità e
comunicazione a tutti i livelli. Può "piacere" e piace.
Figuriamoci poi unito alla cornice visuale...
Ricordo che Ovo è uscito con TV Sorrisi e Canzoni e Il Corriere della Sera lo scorso 4 maggio.
© Riccardo Storti
Ricordo che Ovo è uscito con TV Sorrisi e Canzoni e Il Corriere della Sera lo scorso 4 maggio.
© Riccardo Storti
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