12 canzoni elaborate attraverso
un making essenziale, basato su pochi (ma decisi) spunti melodici, con qualche
pennellata timbrica tra acustica ed elettronica. Qua e là, si avvertono vaghe e
dolci spleen wyattiani (The Old Woods e A Garland of Miniatures),
sprazzi di canti RIOttosi (If Two See a Unicorn, I Could Eat You Up),
luci di pop eretico (Too Much Light, The Conservatives), episodi
cameristici (What a Night, Winter, Autumn), momenti di
buie dissonanze (Wordswords), tanghi sussurati alla Waits (Mitch)
e sconfinate distese ambientali (Nightfall).
Indovinata la scelta di affidare
la maggior parte del cantato alle due vocalist Di Falco e Parry: colori
cangianti e comunicanti tra loro, soprattutto quando intervengono insieme.
Immeasurable Currents è un
disco che vuole tempo e concentrazione, oltre ad un irrefrenabile desiderio di lettura mosso
dai versi di Willey senior. Non sarebbe stata male una traduzione in italiano
delle liriche per il pubblico nostrano. Un gioiellino da (il)lustrare in
continuazione.
© Riccardo Storti
Nessun commento:
Posta un commento