sabato 3 novembre 2012

SPECIALE ALTROCK/ Dave Willey & Friends - Immeasurable Currents (2011)

Dave Willey, bassista e fisarmonicista dei Thinking Plague (una delle band più rinomate dell'attuale scena Rock In Opposition), ha dato alle stampe un'opera prima dal sapore tanto ambizioso, quanto originale. Che ha fatto? Ha preso le poesie del padre (Dale Willey), già pubblicate nel 2001 (The Tin Box Papers and Other Poems), e le ha musicate. Nell'operazione ha coinvolto alcuni amici dei Thinking Plague (il fondatore Mike Johnson, oltre a Elaine Di Falco, Deborah Parry, Mark Harris e Dave Kerman), l'inclito softmachine Hugh Hopper (purtroppo non più tra noi), Wally Scharrold, Bruce Orr, Farrell Lowe, Jeanne Christensen e Emily Bowman.

12 canzoni elaborate attraverso un making essenziale, basato su pochi (ma decisi) spunti melodici, con qualche pennellata timbrica tra acustica ed elettronica. Qua e là, si avvertono vaghe e dolci spleen wyattiani (The Old Woods e A Garland of Miniatures), sprazzi di canti RIOttosi (If Two See a Unicorn, I Could Eat You Up), luci di pop eretico (Too Much Light, The Conservatives), episodi cameristici (What a Night, Winter, Autumn), momenti di buie dissonanze (Wordswords), tanghi sussurati alla Waits (Mitch) e sconfinate distese ambientali (Nightfall).
Indovinata la scelta di affidare la maggior parte del cantato alle due vocalist Di Falco e Parry: colori cangianti e comunicanti tra loro, soprattutto quando intervengono insieme.
Immeasurable Currents è un disco che vuole tempo e concentrazione, oltre ad un irrefrenabile desiderio di lettura mosso dai versi di Willey senior. Non sarebbe stata male una traduzione in italiano delle liriche per il pubblico nostrano. Un gioiellino da (il)lustrare in continuazione.   
  
© Riccardo Storti

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