sabato 30 novembre 2013

SPECIALE ALTROCK: Five-Storey Ensemble – "Not That City" (2013) – prima parte


Notizie da Est. Bielorussia. I Rational Diet (di cui vi raccontai l'esordio, At Work e On Phenomena and Existences) non esistono più, ma i concetti compositivi hanno trovato una naturale evoluzione nei Five-Storey Ensemble. Ex membri del gruppo di Brest più altri componenti provenienti da varie esperienze per un concento di 11 membri – sembra una squadra di calcio! - sparsi sull'eretica tavolozza di colori variopinti e cangianti. Chitarra, basso e batteria su pianoforte, fisarmonica, sax, fagotto, flauto, oboe e contrabbasso. Rock da camera? Può darsi ma questa volta si avverte uno scatto di maturità che, rispetto alla produzione (ottima e sopraffina) dei Rational Diet, ci consegna un lavoro levigato, smussato, in quanto nato "per" e "da" occasioni precise.
Due i pretesti: un commento sonoro (come direbbero gli anglosassoni, incidental music) per una piece teatrale (Bondman's Wing) e la redazione della “backgound music” per un audiolibro di liriche del poeta polacco Czeslaw Milosz.
Stando a quanto dichiarano i musicisti, si apprende che, appena si misero al lavoro, il loro stile cominciò a diventare più intimista: meno cerebralità e meno improvvisazione, ma più sostanza, tutto sul filo di una naturalezza espressiva. Oseremmo dire: (quasi) più passione. In questa sede avvenne anche l'incontro con il Quartetto Fratrez di Minsk, ultimo episodio che, di fatto, realizzò la metamorfosi dei Rational Diet diventati Five-Storey Ensemble. La filosofia di fondo va scorta in un imperativo aforistico di Isaac Babel, vero portale d'entrata del disco: “Ascolta tutte le voci del mondo, ma obbedisci solo alla tua”.
Comunque – che lo vogliamo o no – Not That City è un'opera complessa per l'ascoltatore medio, in quanto siamo al cospetto di un collettivo assai preparato e capace di manipolare con eccellente padronanza stili, linguaggi ed espressioni musicali di varia provenienza. Semplificando (sempre sia possibile farlo... ) il Five-Storey Ensemble è un gruppo di chiara ed inequivocabile formazione classica  ma dotato di aperture verso settori di frontiera (canto popolare, postrock, ambient, colonna sonora) all'interno, però, di un contesto circoscrivibile a quello della “musica contemporanea colta”.
(continua) 

© Riccardo Storti

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