Visions from Realities è un progetto musicale, dato in mano alla band
Active Heed e composto interaemte dal musicista milanese Umberto Pagnini.
Un'autoproduzione assai curata capace di sapere vestire di pop un impianto
sostanzialmente neoprog dalle pregevoli implicazioni hard (Without Joy). Il punto di forza è la ballad ariosa alla Marillion (Flying Like A Fly e Me e One Second Before Johan
Robeck) o quella più operatic alla
Queen (Now What e Me, Five Seconds Before e Every Ten Seconds Before). Ma gli Active
Heed non disdegnano mosse addirittura più "popolari", affidandosi
ad ultradecennali terzinati, opportunamente irregolarizzati in salsa prog (Awake?!), oppure ad uno stile FM di
classe (un'ipotetica linea U2-Coldplay-Muse) in episodi di ampio respiro (la
seconda parte di Joy, i panneggi
elettronici di Usual Plays In Heaven - Be
Kind And Talk To Me; Forest and Joy
sembra una canzone degli Spandau Ballet con la ritmica di Thorn della Imbruglia e la chitarra latina di Paco De Lucia; che Re
maggiore tintinnante alla R.E.M. quello di FFF
Flashing Fast Forward).
Notevole la prova vocale del cantante, il norvegese Per Fredrik Pellek Åsly
dei Pellek (insuperabile in Melting of
Realities e in If I Will Never Be,
intenso in The Weakness Of Our Spinning
e in Our Vast Emptiness: d'altra parte si
vocifera che abbia un'estensione di 4 ottave).
© Riccardo Storti
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