domenica 28 maggio 2017

DENTRO IL PEZZO - "Incommunicado", Marillion (1987)

Il bello del blog è proprio questo. Libertà assoluta di scrittura, ma con un punto fermo: è bene scrivere quando si sente la necessità di raccontare qualcosa. Banale, ma non sempre attuato, viste le frequenti verbose alluvioni sul web.
Marillion. È da un po' che ci giro intorno. Una canzone dell'adolescenza che ronza in continuazione. Incommunicado, quando uscì, venne avvertita parecchio pop. A 30 anni di distanza direi che il "pop" ci stia fino ad un certo punto. E il prog? C'è, eccome. Ma più che prog rock, oserei "rock prog". Proviamo ad entrare nella traccia estratta da Clutching at Straws.
L'incipit ossessivo e ripetitivo in 10/8 in crescendo e dopo 48" parte la strofa, squisitamente rock. Ascoltiamo con attenzione: se proviamo ad chitarra, basso e batteria dalle tastiere, ci sembra di essere dentro ad un brano degli Who di Quadrophenia o di Who are You?: ce lo suggeriscono i bicordi distorti della chitarra, le figure metriche degli accordi e la potenza tonante della sezione ritmica. Certo, in alto, come una fanfara, dominano gli arpeggi reiterati della tastiera, ma qui a cantare - senza togliere nulla a Fish - potrebbe starci benissimo Roger Daltrey.
Il bridge (1'27") si adagia su una breve modulazione (si dovrebbe passare dalla tonalità di Sol maggiore a quella Fa maggiore) che irrompe nel ritornello (1'40") che, sul piano armonico, non si differenzia dalla strofa (se non fosse per la melodia).
Si riparte dalla strofa che, però, viene arricchita da un episodio di sviluppo (2'19") precedente al bridge e al ritornello, ma sempre sulla stessa tonalità d'impianto: si tratta di un'aggiunta che varia lo spirito rock alla Who già incontrato più volte e basato sulla tenuta "lunga" dei bicordi di chitarra.
Dopo il secondo ritornello, un solo di tastiera (3'26"), quasi a rimarcare il pedigree prog della composizione, però presto riportata nei meandri rock con la reprise dello sviluppo citato prima.
Il finale non è altro che lo stemperamento del ritornello (da 4'19") su una scala ascendente dei bassi (a naso, più che a orecchio, direi Sol La Si bemolle e Do) in cui Fish modula la parola "Incommunicado" servendosi di due note alternate (Do e Re) con un ricordo ad una terza (il Fa) per alzare la tensione.
E qui arriviamo al punto: per essere una canzone pop "lanciata in classifica" nel 1987, non si può dire che sia avulsa da un che di complessità, se non altro stilistica. Un rock con l'anima prog, rivolto anche ad un popolo pop.

© Riccardo Storti

P.S.: Un ringraziamento a Luca Scherani e Roberto Vanali per le precisazioni tecniche.



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