Donne che fanno arte. Sono moltissime. Ed è stato un vero piacere ricevere
da Barbara Rubin i frutti di un lavoro a due mani su doppio supporto. Da un
lato un libro di fotografia e versi a cura di Simona Sottocornola, dall'altro
un micro cd di 3 composizioni scritte, arrangiate, eseguite e cantate da
Barbara Rubin. In mezzo un progetto contro la violenza sulle donne, Luna Nuova... il coraggio che non ho avuto mai.
Devo dire il vero: l'avevo un po' persa di vista, dopo il bellissimo Under
the Ice del 2009.
Grazie ai social riemerge il contatto: mi racconta della sua appassionante vita
di docente e del suo (apparente) distacco da qualsiasi prospettiva discografica.
In realtà Barbara, in questi ultimi 9 anni, ha continuato a dare coltivare la
propria creatività. Luna Nuova, se
vogliamo, è solo post-it (peraltro molto rifinito) in forma di trittico, fuso
emotivamente con una storia di immagini.
L'opener strumentale Gradalis ha
una protagonista, la viola nel ruolo della "femminilità" unita alla
simbologia del Graal (infatti "Gradalis" è il nome in latino del
Santo Graal): è una musica "classica" e "contemporanea" al
tempo stesso; "classica" perché l'arco melodico e armonico richiama a
talune suggestive e sensuali tessiture "fin de siecle" di richiamo
impressionistico; "contemporanea" perché questi sono suoni che
raccontano il presente e si nutrono di una sensibilità popular dalla vaga
ascendenza frontaliera (la PFM di Old
Rain, le Orme di Florian, Anthony
Phillips, i Genesis unplugged, i Penguin Café Orchestra, qualcosa di
acustico-new age).
Pop e grinta vocale contraddistinguono la ballata che dà il nome al CD: la
Rubin non solo si diverte a pianificare vibranti polifonie vocali, ma colora la
trama di sonorità elettroniche di qualità cangiante. Convincente la spinta
canora, tra Tori Amos e Antonella Ruggiero.
Con Libera la Rubin si stacca
dalla canzone classica per innestare moduli stilistici vicini al progressive: lo
comunicano efficacemente alcune irregolarità ritmiche, l'uso solistico - pur
breve - del moog (a 2'43"), una scrittura più rarefatta a favore di
un'atmosfera sospesa (l'inizio), aperture sinfoniche, le combinazioni timbriche
elettro-acustiche e qualche passo modulante.
Ora, apprezzato l'assaggio, non ci resta che attendere gli sviluppi di
questa artista poliedrica dalle mille risorse... (Riccardo Storti)
Per seguire il progetto Luna Nuova su Facebook, clicca qui.
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