Ci voleva. E ci voleva che a scriverlo fossero due spassionati appassionati
come il teologo Brunetto Salvarani e l'operatore cultural-bibliotecario Odoardo
Semellini, già attenti divulgatori di svariate avventure musicali tra Guccini,
i Giganti e religiosità pop tricolore.
Adesso si sono messi alla prova con un ambizioso lavoro di saggistica enciclopedica: provare a raccontare l'Emilia Romagna musicale dalla notte dei
tempi ad oggi, attraversando la lunga via da Piacenza a Rimini per balere, locali
notturni, fiere paesane, teatri d'opera, cappelle organistiche, manifestazioni
di piazza e aule occupate. Una girandola di nomi: non manca nessuno, ma non è
la solita lista. "Saggismo" e saggezza, perché il duo
Salvarani-Semellini inserisce vite d'artisti dentro contesti in evoluzione
continua, indicando ripercussioni capaci di varcare i confini regionali per
diffondersi altrove. Frescobaldi, Martini, Fornaciari, Verdi, Casadei, Sarti,
Caselli, Vandelli, Rossi, Zanicchi, Pizzi. Messa giù così, sembra una
formazione, ma mi serve per farvi capire che il volume non trascura nulla della
realtà descritta: un piccolo miracolo di esaustività in poco meno di 400
pagine.
E, se la prima parte è "Storia", la seconda è un dizionario
ragionato (e ragionevole) di canzoni che parlano dell'Emilia-Romagna con
dovizia di particolari aneddotici, citazioni e riferimenti anche extramusicali.
Può capitare tanto di leggere la ricostruzione cosmogonica di un eccellente mito
culinario (Il tortellino di Dino
Sarti), quanto di scoprire perché Bruno Martino voleva incontrare la sua bella
proprio a Modena (città che ritorna nel
canzoniere di Venditti, Baccini e Graziani). C'è da perdersi, anche perché la
prosa scorre leggera e veloce: lo stesso settore più "enciclopedico"
è contagioso, perché basta aprire a caso una pagina (da 205 in poi) e tuffarsi
in un lemma. Canzone chiama canzone e - in men che non si dica - ci si fa un
bel viaggio nello spazio e nel tempo in compagnia di Dalla, Lolli, Guccini,
Ferretti, Ligabue, Mingardi, Pavarotti, Bersani, Carboni e Cremonini.
Preso dall'entusiasmo, mi sono divertito a creare una corposa playlist su Spotify,
utile a tutti coloro che, leggendo il libro, avessero voglia di riascoltare
certe pagine. Potrebbe essere la colonna sonora adatta in continuo divenire.
Che ne dite?
(Riccardo Storti)
Dove trovare il libro
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